(…) L’aura eighties (…) è piacevolmente fluida ed insieme esemplarmente intransigente per la specificità dei suoni (…) ed anche l’antico logo Contempo contribuisce a delineare il profilo di un lavoro che su quel solco, senza alcuna concessione ad indulgenti nostalgie, con un’impeccabile sobrietà, è assai convincente. La voce di Sassolini è in sintonia col contorno asciutto ed essenziale, trattenendo l’enfasi, che pure è una delle peculiarità per cui è stata riconosciuta eccellente, appena esercitandola, ma senza eccessi (…). In un programma acutamente sintetico (…), emergono appunto chiare le fondamenta post-punk (…).
dalla recensione di Paolo Bertoni su Blow Up, dicembre 2017